My Generation N. 4 Anno 2021

INNANZITUTTO, CHE COS'È LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE? La Previdenza Complementare è una forma di previ- denza che si può aggiungere, ma non sostituire, a quel- la obbligatoria. Dal 1° gennaio 2007, la previdenza complementare è regolamentata dal D. Lgs. 252/05, che prevede, per i lavoratori neoassunti dipendenti del settore privato di dichiarare entro 6 mesi dall’assun- zione se destinare il TFR al Fondo Pensioni Aziendale o di Categoria, oppure lasciarlo in Azienda (scegliendo così di non aderire alla previdenza complementare, perdendo conseguentemente il contributo aziendale a favore, stabilito dagli accordi Sindacato-Azienda vi- genti). Nel caso il neoassunto non esplicitasse alcuna volontà riguardo la destinazione del TFR, esso viene destinato automaticamente ad un’apposita sezione del Fondo (cosiddetto TFR Tacito, secondo il principio del silenzio-assenso). Per chi, invece, all’epoca risultava già in servizio, è stata concessa la facoltà di destinare o meno il TFR maturando alla forma pensionistica complementare. QUAL È LA DIFFERENZA TRA FONDI PENSIONE CHIUSI E APERTI? Premesso che la legge identifica per entrambe le tipo- logie i soggetti autorizzati a costituirli, i Fondi Pen- sione Chiusi si rivolgono a specifiche categorie di la- voratori (ricordiamo qui che peraltro possono iscri- 9 Welfare Settembre / Ottobre 2021 elfare W a cura di Matteo Forzanini Esecutivo Nazionale FABI Giovani e di Sergio Valvano Dipartimento Nazionale Welfare FONDI PENSIONE  versi a tale tipo di Fondo Pensioni anche i familiari fi- scalmente a carico degli iscritti). Un esempio per noi bancari sono i Fondi Pensione ai quali siamo iscritti e nei quali confluiscono sia i contributi che versano gli Istituti (grazie agli accordi sindacali sottoscritti tempo per tempo) sia quelli che versiamo noi. Un altro esempio è Il Fondo Cometa relativo alla ca- tegoria dei metalmeccanici. Sempre riguardo i Fondi Pensioni Chiusi di categoria, vi possono aderire le seguenti categorie:  lavoratori dipendenti privati (assunti a tempo inde- terminato o determinato);  lavoratori dipendenti pubblici;  lavoratori “atipici” assunti con le tipologie contrat- tuali previste dalla legge (lavoratore a tempo parzia- le, lavoratore intermittente) e lavoratori in sommi- nistrazione (apprendista, lavoratore accessorio);  lavoratori autonomi e liberi professionisti;  lavoratori “casalinghi” (soggetti che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità fa- miliari di cui al D.lgs. n. 256/1996);  soci di cooperative. Aperti e Chiusi

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