My Generation N. 3 Anno 2024

ditoriale E 4 Editoriale razioni? Il processo di transizione, soprattutto nei grandi gruppi, è già iniziato, ma è evidente che nei prossimi anni ci sarà una spietata concorrenza che decreterà le azien- de più o meno attrattive e, quindi, ricettive. La FABI – insieme con le altre or- ganizzazioni sindacali – è da molti anni impegnata nel ridare lustro al- la nostra categoria per renderla ap- petibile alle future generazioni. La costituzione del Fondo per l’occu- pazione nel 2012 è stata prova tan- gibile di grande lungimiranza, un’intuizione senza precedenti che ha permesso l’introduzione nel set- tore di circa 40 mila giovani banca- ri. L’impegno è stato suffragato an- che nella recente sottoscrizione del CCNL, confermato nella sua cen- tralità come punto saldo e garanzia di equità fra gruppi bancari e lavo- ratori, che ha previsto un’estensio- ne del raggio d’azione del FOC stes- so con l’aumento delle previsioni economiche per le banche che as- sumono giovani fino a 36 anni. Alla stessa maniera sono stati ga- rantiti aumenti economici ampia- mente superiori rispetto alle altre categorie e le novità normative in- trodotte fanno del contratto collet- tivo dei bancari un grande traguar- do e allo stesso tempo un punto di partenza per disegnare un settore su misura per i giovani. Un con- tratto che guarda al futuro e che prova a contrastare il processo di riduzione degli organici già in atto, da oltre un decennio nel settore, prevalentemente per il tramite di piani industriali "taglia e cuci" ai quali si potrebbe aggiungere la mancanza di giovani da reclutare per i già noti motivi. A tal proposito si registrano in au- mento i "consulenti finanziari" a contratto ibrido fra i nuovi bancari (ma anche fra i vecchi che decidono di cimentarsi in questa nuova espe- rienza) tanto che secondo alcune stime, sono già oltre 50 mila gli iscritti regolarmente all’albo dei consulenti. A tal fine, risultano es- sere proprio i giovani i “prescelti” per questa nuova figura di “banca- rio a metà”, in quanto preferiscono sempre più spesso barattare la sta- bilità economica con la flessibilità lavorativa, accettando in pratica prospettive di crescita a breve ter- mine. Il rischio è che questa grossa fetta di giovani lavoratori possano esse- re un giorno ricordati come il sole di mezzanotte, che seppur bellissi- mo e in grado di unire due elementi tra di loro dissonanti, dura troppo poco per essere goduto in tutto il suo splendore. D’altronde come racconta l’autore spagnolo Lorenzo Olivan: “Il sole dell’alba è sempre una promessa. Quello del mezzogiorno, implaca- bile, ci giudica. E quello del tra- monto, irrimediabilmente ci ha già condannato”. n La costituzione del Fondo per l’occupazione nel 2012 (voluto dalla Fabi insieme con le altre organizzazioni sindacali) è stata prova tangibile di grande lungimiranza, un’intuizione senza precedenti che ha permesso l’introduzione nel settore di circa 40 mila giovani bancari

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