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8

ttualità

A

Partendo dal presupposto che per

legge ognuno è soggetto all’obbligo

di fedeltà e a prestare il proprio la-

voro con diligenza e nell’interesse

dell’impresa, purtroppo a volte

nell’attività di tutti i giorni si pos-

sono commettere errori. Il pericolo

è sempre dietro l’angolo perché or-

mai si convive in modo forzoso con

pressioni commerciali, clientela

sempre più agguerrita, procedure

lente e farraginose. Ma anche

stress, carenze di personale e for-

mazione inadeguata. Tutte trappole

perverse che combinate tra loro

contribuiscono a creare i presuppo-

sti per incappare accidentalmente

in quell’errore, che spesso genera la

contestazione.

Solo un’attenta e puntigliosa ap-

plicazione delle norme e dei rego-

lamenti interni crea quell’ombrel-

lo capace di scongiurare qualsiasi

azione di carattere disciplinare.

Un concetto, questo, che può ap-

parire scontato, ma che di fatto

nella maggior parte dei casi non

lo è. Perché nel frenetico lavoro di

tutti i giorni può capitare di adot-

tare, in buona fede, alcune prassi

che se da un lato costituiscono un

modo per rendere un miglior ser-

vizio alla clientela fidelizzandola

sempre più, dall’altro potrebbero

esporre i dipendenti a rischi mag-

giori.

Occorre ricordarsi che nessuno può

essere licenziato per non aver rag-

giunto il budget, ma è un rischio per

chi, pungolato insistentemente a

farlo, opera in violazione delle di-

sposizioni di legge o delle normati-

ve interne, non di rado con la com-

piacenza dei superiori.

Poi, quando capita un problema, il

malcapitato è additato come un re-

probo e colpito dalle sanzioni.

n

SOLO UN’ATTENTA E PUNTIGLIOSA APPLICAZIONE DELLE NORME

E DEI REGOLAMENTI INTERNI CREA QUELL’OMBRELLO CAPACE

DI SCONGIURARE QUALSIASI AZIONE DI CARATTERE DISCIPLINARE