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UBI, IN ROTTA VERSO ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 2013
Concluso oggi il Coordinamento nazionale dei quadri sindacali FABI del Gruppo Ubi. Mozione finale approvata all’unanimità. Citterio: “In vista del rinnovo dei vertici del 2013, lavoratori diventino azionisti della banca per poter scegliere futuro management”

I lavoratori di Ubi Banca devono diventare soci del Gruppo per poter incidere nelle scelte aziendali e avere voce in capitolo nella designazione del futuro management, in vista del rinnovo dei vertici previsto nel 2013.
Queste le conclusioni della mozione finale approvata all'unanimità da un centinaio di delegati sindacali della FABI, in occasione della riunione del Coordinamento sindacale aziendale della FABI del Gruppo Ubi.
Al congresso, iniziato lunedì e concluso oggi, sono intervenuti anche il Segretario Generale Lando Maria Sileoni e il Segretario nazionale Attilio Granelli, oltre ai componenti della Segreteria di Coordinamento di FABI Ubi.
Durante i lavori, si è fatto il punto della situazione sull’attività sindacale svolta dal primo sindacato del credito, che all’interno del Gruppo bancario annovera oltre 6mila iscritti.
Fissati anche gli obiettivi del prossimo futuro: opporsi all’ipotesi Banca unica, che determinerebbe una nuova ondata di esuberi, e sensibilizzare i lavoratori di Ubi sull’importanza di acquistare azioni della propria banca.
“Solo così”, ha spiegato Paolo Citterio, Coordinatore FABI in Ubi, “i dipendenti potranno far sentire la propria voce. Detenendo azioni, potranno infatti essere ammessi all’assemblea dei soci, in programma nel 2013, ed eleggere il nuovo consiglio di sorveglianza del Gruppo, organismo che approva il piano industriale e le politiche di remunerazione del management”.
“Recentemente il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha chiesto al sistema bancario che i consigli d’amministrazione e i vertici di settore siano composti da persone qualificate e competenti. Proprio i lavoratori”, ha sottolineato Citterio, “potrebbero essere gli artefici di questo nuovo corso, esercitando una scelta consapevole e matura”.
Al momento la FABI non ha dato indicazioni di voto ma ha ribadito che avrà il sostegno del sindacato soltanto la lista che esprimerà i candidati più qualificati e i programmi più in linea con le esigenze dei lavoratori, della clientela e del territorio.
Roma 06/06/2012