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etteratura

L

20

“N

on so inventarmi nulla dal nulla”. Frase emblematica, autore Andrea

Camilleri. È tutto racchiuso in queste poche parole. Lo scrittore è

stato un vero e proprio studioso di storia della Sicilia. Studi che non

vanno al macero, visto che i suoi saggi ambientati in Sicilia prendono spunto

da fatti reali. Così è per

Il birraio di Preston

. Per questo testo, Camilleri parte

da l'

Inchiesta parlamentare sulle condizioni sociali ed economiche della Sicilia

(1875-1876)

, pubblicata dall'editore Cappelli di Bologna nel 1969. Tra le pagine

degli atti lo scrittore trova la testimonianza di un giornalista siciliano, che ri-

ferisce “le cose a Caltanissetta vanno meglio da quando è stato allontanato il

prefetto fiorentino Fortuzzi. Costui, già inviso alla popolazione, aveva superato

la misura il giorno in cui, dovendosi inaugurare il nuovo teatro regio di Calta-

nissetta, aveva imposto la rappresentazione di un'opera sconosciuta, Il birraio

di Preston, appunto, nonostante l'opposizione di tutti, persino delle autorità

locali”. Da qui parte il lavoro di Camilleri, edito da Sellerio nel 1995. Il romanzo

non segue un ordine cronologico dei fatti. Ogni capitolo potrebbe ipotetica-

mente essere letto prima o dopo, a piacere. Senza per questo inficiare la nar-

razione. La voce narrante, infatti, procede in una continua digressione su que-

sto o quel personaggio che ha più o meno a che fare con il fatto centrale: l’in-

cendio del teatro di Vigàta.

La trama.. solo qualche cenno, perché non vorrei togliere il piacere di leggere

questo libro. Intanto in questa storia paradossale, ma allo stesso tempo reali-

stica, ambientata in una Sicilia di fine Ottocento, ci scappano ben sette morti

e qualche ferito. Non proprio una favola... eppure è l’elemento paradossale a

tenere banco: perché il prefetto di Montelusa si ostina tanto a voler mettere in

scena un’opera che i cittadini di Vigàta non vogliono?

Veniamo ai personaggi principali: il prefetto di Montelusa, da cui dipende la

cittadina di Vigàta, è il fiorentino Eugenio Bortuzzi, un funzionario assoluta-

mente incapace di comprendere la realtà locale e che si intestardisce nell'im-

porre la rappresentazione della sconosciuta opera

Il birraio di Preston

di Luigi

Ricci, per l'inaugurazione del teatro regio di Vigàta il 10 dicembre 1874.

Per reprimere ogni manifestazione di dissenso, il prefetto si serve del mafioso

Emanuele Ferraguto, individuo cinico e prepotente.

A fronte del Prefetto colluso col potere mafioso, emerge la figura del delegato

di polizia Puglisi. Questo personaggio, che appare come una citazione ottocen-

tesca del commissario Montalbano, esprime invece una profonda e acuta com-

prensione degli uomini e delle circostanze del suo paese, di cui fornisce una

lettura realistica e veritiera. Per conoscere l’autore e il movente dell’incendio…

buona lettura!

Letteratura

ANDREA CAMILLERI

IL BIRRAIO DI PRESTON