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Scala 40

Aprile

/

Maggio 2017

di Flavia Gamberale

CON IL PROGETTO CHEFCLAY, LA GIOVANE

CERAMISTA CRISTINA D’ALBERTO HA REINVENTATO

L’ARTE DELLA CERAMICA FAENTINA SERVENDOSI DEI

NUOVI MEZZI DI STAMPA DIGITALE.

NEL SUO LABORATORIO SONO STATO CREATI UTENSILI

INNOVATIVI DA CUCINA IN GRADO DI CONSERVARE

AL MEGLIO I SAPORI DEI CIBI.

sono arrivate anche le prime colla-

borazioni importanti, a cominciare

da quella con lo chef stellato Semi

Hakim. “Con lui”, spiega la D’Al-

berto, “stiamo lavorando alla pro-

duzione di alcuni utensili da cucina

in grado di conservare al meglio i

sapori dei cibi”.

Nei locali del fablab di Faenza, la

ceramista, che fino a poco tempo

prima aveva un proprio laborato-

rio tradizionale di ceramica, ha ca-

pito che la stampa 3d poteva andar

bene non solo per la prototipazio-

ne ma anche per la produzione, ov-

viamente su scala ridotta. “Queste

tecnologie ci consentono di pro-

durre oggetti personalizzati a costi

più bassi quando si tratta di nume-

ri contenuti”, racconta la D’Alber-

to. Presto Chefclay diventerà una

start up, probabilmente già dal-

l’inizio del nuovo anno

L’obiettivo di mercato sarà quello

di creare utensili artigianali in ce-

ramica che possano esaltare il sa-

pore delle pietanze: dai piatti ai

bicchieri, passando per i più comu-

ni utensili da cucina.

Il vantaggio di produrre con la

stampa 3d non risiede solo nei co-

sti competitivi, ma anche nella

qualità di fattura che queste mac-

chine garantiscono.

“Produciamo dei materiali che a li-

vello tattile danno sensazioni pia-

cevoli”, rivela D’Alberto. Adesso, in

particolare stiamo realizzando dei

cucchiai che stimolano la degusta-

zione”.

Un percorso, quello della cerami-

sta faentina, che nasce dall’incon-

tro con un artigiano digitale, Lo-

renzo Paganelli. “Abbiamo unito le

nostre competenze e iniziato la no-

stra ricerca nel fablab di Faenza”.

Oggi, agli albori della rivoluzione

4.0, le imprese si formano anche

così.

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