Table of Contents Table of Contents
Previous Page  14 / 36 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 14 / 36 Next Page
Page Background

Istat

14

stat

I

L

aureate brillanti, casalinghe,

disoccupate o sottopagate: è

questo il quadro delle donne

italiane nel mercato del lavoro in

base agli ultimi dati Istat pubbli-

cati che disegnano la donna italia-

na come sottostimata e sottopaga-

ta. Andando nel dettaglio, nel

2006 in Italia si potevano contare

7 milioni e 856 mila casalinghe

mentre nel 2016, ovvero dieci anni

dopo, questa quota si è ridotta di

ben 518 mila unità. I dati Istat pre-

sentano, quindi, un quadro in leg-

gero cambiamento per quanto ri-

guarda l'occupazione femminile

negli ultimi anni, anche se va detto

che la visione di fondo resta pur

sempre la medesima, con le casa-

linghe italiane contraddistinte da

una situazione economica peggiore

di quella delle lavoratrici dipen-

denti: circa una casalinga su dieci,

infatti, è in povertà assoluta, inca-

pace quindi di garantirsi l'essen-

ziale per una vita dignitosa.

a cura della Redazine

«I progressi degli ultimi anni sono

indubbi» ha spiegato Carola Ada-

mi, fondatrice e CEO della società

di selezione del personale di Mila-

no Adami & Associati, aggiungen-

do, tuttavia, che «il potenziale del-

la forza lavoro femminile è senz'al-

tro ancora molto lontano dall'esse-

re sfruttato in modo ottimale».

E in effetti più della metà delle ca-

salinghe italiane, stando ai dati

dell'Istat, non ha mai svolto nessu-

na professione all'infuori della pro-

pria casa. Nello specifico, poi, il

10,8% delle casalinghe ha spiegato

di aver cercato di entrare nel mon-

do del lavoro, rispondendo a de-

gli annunci di ricerca personale,

ma non avendo raggiunto un buon

esito, ha preferito desistere, rim-

boccandosi le maniche tra le mura

domestiche. Eppure, il gentil sesso

sarebbe quello che, a livello forma-

tivo, sembrerebbe avere una mar-

cia in più rispetto ai ragazzi.

Il Rapporto AlmaDiploma 2016

parla infatti chiaro, riportando il

fatto che, in effetti, il voto medio

di diploma delle maturande è di

78,3/100, di contro al 75,2 dei col-

leghi maschi. «E non solo le stu-

dentesse italiane raccolgono dei

voti migliori rispetto agli studenti

maschi» ha aggiunto Carola Ada-

mi, specificando che «3 donne su

4 scelgono di proseguire gli studi,

iscrivendosi all'università o ad altri

corsi post-diploma». Di contro al

75% femminile, solo il 61% dei ma-

schi decide invece di proseguire gli

studi, raggiungendo in media un

voto di laurea pari a 101,1; anche

in questo caso la votazione media

delle studentesse è migliore, con-

Un fenomeno da

combattere con forza

LEDONNE ITALIANE

SULLAVORO

"SOTTOSTIMATE

ESOTTOPAGATE"