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34

Attualità

iaggi

V

AL DI LÀ DELLE DISCESE SUPER

DOVE SI DISPUTANO LE GARE DI

COPPA DEL MONDO, QUI SI PUÒ

CONOSCERE IL LATO VERO DELLA

MONTAGNA, QUELLO DELLE LEPRI

E DEI CAPRIOLI, DI ANGOLI

TRANQUILLI DOVE GODERE DI UNA

SUBLIME QUALITÀ DELLE

SENSAZIONI E PAESAGGI UNICI

tutta la zona dolomitica, abitata fin dall’età del Bron-

zo: prima ancora che piste e funivie, qui l’uomo ha

tracciato sentieri e costruito strade, che rendono ac-

cessibili anche le più impervie delle cime. Svalicato il

passo Padon verso nord, indimenticabile la vista del

Pelmo e del Civetta. Prima di rientrare a Corvara, con-

sigliata la salita al Passo Falzarego e alla Cima Laga-

zuoi, a metà strada tra l’Alta Badia e Cortina d’Am-

pezzo.

Nel tardo pomeriggio, quando la funivia chiude e in

vetta rimangono in pochi, un bicchiere di vino

eleva

l’anima e i pensieri, e le inquietudini si allontanano

dal cuore dell’uomo:

il tutto mentre si assiste, ammi-

rati, a quello splendido fenomeno che infiamma di

rosso le pareti del Gruppo di Fanes.

n

superato il Passo Campolongo lungo le ripide discese

di Porta Vescovo verso Arabba: qui la neve fresca re-

gala uno dei più bei fuoripista della zona (da fare come

sempre solo se esperti o accompagnati da una guida).

La Marmolada è lì, coi suoi 3343 metri, bastione do-

lomitico separato dal gruppo del Sella dall’intrusione

geologica della lunga catena del Padon, che si snoda

da Passo Pordoi fino a Laste. Per prendere la funivia

per la cima bisogna scendere fino a Malga Ciapela, via

Passo Podon e Fedaia. Il ghiacciao della Marmolada

offre un terreno unico nelle alpi: neve naturale e un

panorama a 360°, dal campanile di San Marco (un un

po’, tanta, fortuna) al Grossglockner e, nelle giornate

invernali più terse, fino al Gran Zebrù e Adamello. Da

qui è un attimo, sempre fuori pista raggiungere Pian

dei Fiaconi, con i suoi impianti di risalita vintage,

compreso un cestello stile biga romana, dove salire in

corsa – scarponi ai piedi e sci in mano – coordinan-

dosi col secondo occupante. Certo, le piste da queste

parti sono poche ma divertenti e, come non accade in

nessun altro posto, spesso la pista si confonde con la

neve non battuta. È un tratto caratteristico, questo, in