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3

di

Alessandro De Riccardis

Coordinatore Nazionale FABI Giovani

ditoriale

E

N

ell'ultimo rapporto Istat si

evince che le donne in Ita-

lia, a parità di lavoro, gua-

dagnano mediamente il 5,5% in

meno rispetto agli uomini, un dato

negativo, ma paradossalmente mi-

gliore della media europea che è

del 16,3%.

Gender pay gap

è il termine ingle-

se con il quale si indica il differen-

ziale salariale fra uomo e donna.

Potrebbe suscitare stupore, ma è

proprio quello di cui stiamo par-

lando: una donna a parità di livello

di esperienza e di qualifiche gua-

dagna meno rispetto ad un uomo.

Succede in tutto il mondo e, seb-

bene il gentil sesso abbia raggiunto

nella maggior parte dei campi la

parità dei diritti (istruzione, pre-

senza nelle istituzioni), il mondo

del lavoro ha ancora una posizione

anacronistica rispetto al problema,

sebbene lo riconosca come tale.

La tematica della diversità di ge-

nere, è un tema caldo anche per

l'Unione Europea, che sta adot-

tando misure concrete per ridur-

Febbraio

/

Marzo 2019

Inaccettabili

DIFFERENZE

re questo insensato quanto sco-

modo gap.

Rita Levi Montalcini sosteneva che

“Le donne hanno sempre dovuto

lottare doppiamente, hanno sem-

pre dovuto portare due pesi, quello

privato e quello sociale”.

Certo, perché viviamo un momen-

to storico in cui il mercato del la-

voro richiede molta flessibilità e

spesso le lavoratrici sono costrette,

per conciliare i tempi di vita e di

lavoro, a ridurre l'orario lavorativo,

con la conseguente riduzione degli

emolumenti.

Quando parliamo, invece, di “gen-

der pay gap complessivo” conside-