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a cura di

Daniele Scelta

Esecutivo Nazionale FABI Giovani

usica & concerti M

14

Musica & concerti

PIETRE ROTOLANTI

SU MARTE

È

il 1950 quando il “padre del blues di Chicago” Muddy Waters pubblica il

singolo

Rollin’ Stone

, una sua interpretazione della canzone popolare

Catfish Blues

degli anni 20. Quel titolo aveva mordente e gli piacque ab-

bastanza da volerlo inserire anche all’interno del suo brano più famoso,

Manish

Boy

, pubblicato cinque anni dopo. Quasi come una formula magica la pietra

che rotola è ben presto entrata nell’immaginario collettivo, basti pensare alla

celebre

Like a Rolling Stone

di Bob Dylan del 1965, acclamata come miglior canzone della storia della musica

dalla rivista (neanche a farlo apposta!)

Rolling Stone

. Ma a fare di questa formula la ricetta del successo più di

ogni altro è stato un gruppo di londinesi scalmanati che nel 1964 registrò il proprio album di debutto omonimo

The Rolling Stones

, l’inizio di una grande storia che continua ancora oggi col nuovo No Filter Tour, che pochi

giorni fa ha fatto tappa a Pasadena in California. Proprio lì vicino si trovavano gli scienziati della missione

InSight della NASA, che hanno voluto omaggiare la band battezzando una pietra marziana

“Rolling Stones

Rock”

. Questo sasso aveva appunto rotolato per quasi un metro a causa dei propulsori di InSight nel corso delle

manovre di atterraggio sul pianeta rosso, da qui l’idea. Il regalo è stato particolarmente apprezzato dai musicisti,

che hanno voluto mandare sul palco del concerto di Pasadena l’amato attore Robert Downey Jr. a raccontare

la vicenda agli spettatori. Successivamente è stato diramato un breve comunicato in cui ringraziavano perso-

nalmente la NASA per l’omaggio, che contribuisce ad arricchire la loro leggenda.

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