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3

di

Alessandro De Riccardis

Coordinatore Nazionale FABI Giovani

ditoriale E

Luglio

/

Agosto 2020

N

egli ultimi mesi ci è sem-

brato di vivere sul cocuzzo-

lo di una montagna, dove si

sa l'aria è sempre rarefatta e a vol-

te non si riesce a respirare.

Non so bene come ci siamo finiti

fin lì sopra, gli eremiti di solito de-

cidono da soli di andarci, è una

scelta di vita che spesso coincide

con la voglia di non sottostare ai

dogmi che la società impone.

In ogni caso, da poco tempo l'aria

è iniziata a mancare un po’ a tutti,

"I can't breath" è l'urlo che ultima-

mente ascoltiamo sempre più

spesso; deriva dall'odio, dalla pau-

ra di ciò che è diverso e da chi, ca-

tapultato ad alta quota, rischia di

non respirare perché privato del

lavoro e con esso delle prospettive

di vita.

Mai come in questo momento ser-

virebbe una boccata d'ossigeno, un

segno tangibile, che potrebbe arri-

vare per esempio, dall'erogazione

della tanto attesa liquidità alle im-

prese, o il pagamento dell’indenni-

tà di disoccupazione ai lavoratori

dipendenti.

Ancora una volta, il sistema ban-

cario italiano, si è dimostrato indi-

spensabile per il supporto alle fa-

miglie, per il sostegno dell'econo-

mia e per il rilancio del paese, so-

stituendosi spesso alle lunghe e

burocratiche prassi istituzionali.

Ma se c'è qualcuno, che si trova ve-

ramente in cima alla nostra mon-

tagna, quelli sono i giovani, in qua-

lità di fascia maggiormente colpita

dalla crisi economica e, come tutte

le fasce deboli, a rischio esclusione

sociale; negli ultimi mesi, infatti, il

tasso di disoccupazione giovanile

è salito nuovamente, invertendo

un trend di decrescita che negli ul-

timi anni lasciava ben sperare.

Come spesso accade, nei momenti

di tensione economica, sono state

attuate politiche poco lungimiran-

ti, volte a rimandare il problema;

l’emissione di debito pubblico, co-

me noto, trasferisce l’onere alle fu-

ture generazioni, un peso che nei

Ad alta

QUOTA