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ti televisivi del nostro Segretario

Generale, Lando Maria Sileoni,

sono stati spesso l’unica difesa

della categoria che di frequente è

stata additata dall’opinione pub-

blica come colpevole per masche-

rare mancanze della politica, delle

istituzioni e delle aziende.

Il governo italiano, oltre che defi-

nirci un servizio essenziale, ci ha

anche imposto di essere fonda-

mentali nella ripresa: moratorie su

mutui, prestiti erogati dalle ban-

che e garantiti dallo Stato, sono so-

Non ci possiamo fermare adesso:

il fatto che ancora oggi in qualche

banca manchino i plexiglass per

chi riceve i clienti ci fa capire

quanto, nonostante il grande ope-

rato che abbiamo fatto, ci sia tut-

tora da lavorare!

Il propagarsi del Covid-19 per cer-

ti versi è stato come un balzo nel

futuro. Sono state approntate mi-

sure innovative in tutti i campi.

Tra queste “lavoro agile” è stato

utilizzato da alcune banche in ma-

niera massiccia, mentre in altre

ha visto la luce per la prima volta:

occorrerà continuare a lottare per

normarlo adeguatamente e man-

tenerlo nel futuro. Mai come in

questo periodo si è avvertita la

necessità di conciliare la vita fa-

miliare e quella lavorativa.

Una guerra porta con sé anche la

conta dei morti e dei feriti: infatti,

oltre ai lavoratori morti per Coro-

navirus in banca abbiamo anche

la conta dei feriti. Nasi rotti, mi-

nacce, fratture, gomme tagliate,

sono solo alcuni degli oltre 100

episodi di violenza che la clientela

esasperata dalle difficoltà ha per-

petrato nei confronti degli impie-

gati bancari. I numerosi interven-

lo alcune delle molteplici respon-

sabilità che gravano sul mondo

bancario in questo momento. Le

alternative sono due: l’usura e il

tracollo economico del Paese.

I lavoratori, tuttavia, si stanno

comportando e si sono comporta-

ti in modo esemplare: probabil-

mente perché ricordano la frase

detta dalla Volpe nel

Piccolo Prin-

cipe

“L’essenziale è invisibile agli

occhi”, ma soprattutto quella che

la precede “Non si vede bene che

col cuore”.

Prima di raggiungere una nuova

normalità, diversa da quella che ha

preceduto il Covid-19, a queste per-

sone, ai 300.000 bancari che tutti i

giorni ci mettono questo impegno,

visto che nessuno ci pensa, voglia-

mo dirvi

“grazie”

. Un ringrazia-

mento che passa anche dall’impe-

gno che ci mettiamo affinché vi ven-

ga riconosciuto quello che vi spetta.

Perché anche noi non possiamo

fermarci adesso.

n

Attualità

IL GOVERNO ITALIANO, OLTRE CHE DEFINIRCI

UN SERVIZIO ESSENZIALE, CI HA ANCHE

IMPOSTO DI ESSERE FONDAMENTALI NELLA

RIPRESA: MORATORIE SU MUTUI, PRESTITI

EROGATI DALLE BANCHE E GARANTITI DALLO

STATO, SONO SOLO ALCUNE DELLE MOLTEPLICI

RESPONSABILITÀ CHE GRAVANO SUL MONDO

BANCARIO IN QUESTO MOMENTO