Table of Contents Table of Contents
Previous Page  4 / 26 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 4 / 26 Next Page
Page Background ditoriale E

4

Editoriale

senta un prova tangibile del nostro concetto di soli-

darietà generazionale, che la FABI ha da sempre rite-

nuto uno dei pilastri della contrattazione collettiva.

Ma la digitalizzazione e le nuove tecnologie potrebbe-

ro essere utilizzate da alcuni gruppi bancari come pre-

testo per un ulteriore riduzione del numero degli ad-

detti del settore ed un conseguente contenimento del

ricambio generazionale. Per garantire un futuro alla

categoria e per mantenere i livelli occupazionali è ne-

cessario guardare oltre i confini,

internalizzando

nuo-

vi mestieri, un processo che dovrà passare esclusiva-

mente attraverso una specifica formazione ed un’alta

specializzazione.

senza voli iperuranei, ma con l’onestà intellettuale

che ci ha sempre contraddistinto. Solo così riuscire-

mo a non farci travolgere dalla bufera, provocata an-

cora una volta dalla miopia di taluni banchieri, uti-

lizzandone la veemenza per trarre spunti positivi.

Come recita un vecchio proverbio cinese: “Quando

soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono

dei ripari ed altri costruiscono dei mulini a vento”.

n

IL SISTEMA BANCARIO

DEVE TORNARE A

RICOPRIRE QUEL RUOLO

SOCIALE CHE HANNO

AVUTO PER ANNI NEL

NOSTRO PAESE, AL

SERVIZIO SOPRATTUTTO

DELLE PICCOLE IMPRESE

E DELLE FAMIGLIE, CHE

RAPPRESENTANO L’ASSE

PORTANTE DEL TESSUTO

ECONOMICO ITALIANO

IL CAMBIAMENTO IN CORSO,

COSI COME LA TEMPESTA,

È FACILE DA PREVEDERE,

DIFFICILE DA GESTIRE

ED IMPOSSIBILE DA EVITARE

Il sistema bancario deve tornare a ricoprire quel ruolo

sociale che hanno avuto per anni nel nostro Paese, al

servizio soprattutto delle piccole imprese e delle fa-

miglie, che rappresentano l’asse portante del tessuto

economico italiano.

In questo momento storico così delicato, sembra come

se fossimo nell’occhio del ciclone, in attesa che qual-

cosa cambi drasticamente e per sempre.

L’occhio del ciclone come recita il dizionario è “una

regione di calma assoluta situata al centro della tem-

pesta mentre la velocità del vento intorno può supe-

rare i 300 Km/h”. Ovviamente, la tempesta è in mo-

vimento e, senza un’adeguata pianificazione, potrem-

mo trovarci ad affrontare impreparati le intemperie

della buriana. Il cambiamento in corso, così come la

tempesta, è facile da prevedere, difficile da gestire ed

impossibile da evitare.

Ma noi non ci faremo trovare impreparati: l’arduo

compito che ci spetta sarà quello di presidiare ogni

posizione nei gruppi bancari al fianco dei lavoratori,